Torino – Il Festival del Giornalismo Alimentare, svoltosi dal 22 al 24 febbraio al centro congressi “Torino Incontra” di Via Nino Costa a Torino, ha festeggiato i tre anni con un’edizione decisamente più ricca di eventi e confronti rispetto al recente passato. La maggiore durata dell’evento, i grandi spazi del centro congressi e i tanti eventi che hanno coinvolto la città di Torino e alcune zone fuori città hanno reso questo evento un punto di riferimento per il giornalismo alimentare piemontese e non solo, visto che sono stati molti gli operatori del settore provenienti da altre zone d’Italia nonostante condizioni climatiche non troppo clementi che hanno messo a repentaglio alcuni “press tour” della giornata di sabato.
La nostra redazione ha partecipato ad un press tour con tema i vini del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che ha sede nel Castello di Costigliole d’Asti, maniero medievale più volte rimaneggiato nelle epoche successive. Nel castello, inoltre, ha sede anche l’Icif (Italian Culinary Institute for Foreigners), che ha curato il pranzo dedicato ai partecipanti al Press tour. Momento più importante dell’evento é stata la degustazione di vini tutelati dal Consorzio. 5 vini tipici piemontesi (da grandi classici come Freisa e Barbera a vini leggermente sottovalutati ma con molto da dire come il Grignolino) hanno rappresentato, dunque, la tradizione enologica di una delle Regioni più vocate dell’intero Paese.
Tra gli eventi importanti al di fuori del salone anche l’Aperitivo organizzato dalla Camera di Commercio di Torino a Palazzo Birago, dove sono stati i “Maestri del Gusto” della Provincia di Torino a rendere speciale una serata resa fredda dal nevischio caduto su Torino. I Maestri Presenti hanno aderito al progetto “Maestri Digital” per migliorare la comunicazione dei loro prodotti attraverso i nuovi media. Non poteva mancare, inoltre, un evento dedicato alla carne piemontese. Alle ore 20 di venerdì 23 febbraio, presso il M**bun di Via Rattazzi a Torino, si é svolta una serata dedicata proprio alla Fassona, con la presenza di Graziano Scaglia, fondatore, assieme a Francesco Bianco, di un’azienda diventata una solida realtà all’interno del mondo dello “slow/Fast food”.
Da non dimenticare, inoltre, i molteplici convegni e incontri (vero e proprio cuore di questo terzo Festival) che hanno animato le tre giornate dell’evento. Si è trattato, in molti casi, di occasioni di confronto riguardo a temi di grande attualità, come i trattati di commercio fra l’Unione Europea e i Paesi nordamericani (Ceta e Ttip), ma anche di importanti riflessioni intorno ad una professione sempre in mutazione come quella del giornalista alimentare, chiamato a confrontarsi con i nuovi media e con un settore, come quello alimentare, che é sicuramente uno dei punti di forza dell’economia nazionale.
Questa terza edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, dunque, può essere considerato un successo, visto che ha centrato l’obiettivo prefissato in sede di presentazione dell’evento: dare vita ad un festival pensato e realizzato per gli operatori del settore, ma allo stesso tempo in grado di promuovere le eccellenze alimentari torinesi, piemontesi e della “regione ospite” dell’evento, la Valle d’Aosta. Luigi M. D’Auria