Nel caos delle Regionali Pugliesi il favorito è Emiliano
Bari – Nella sede regionale di Forza Italia, le cui dimensioni sono state appena ridotte per motivi di budget, la frase più pronunciata, dal Parlamentare di turno fino al guardiano del parcheggio, è “Bisogna inventarsi qualcosa”. Come non dar loro torto. Il partito creatura di Silvio Berlusconi si trova, per la prima volta nella sua ventennale storia, con le spalle al muro. Se è vero che storicamente l’assenza del nome Berlusconi sulle schede ha da sempre frenato Forza Italia, che quindi spesso ha dovuto subire delle mezze sconfitte a livello di elezioni locali, è altrettanto vero che per la prima volta nella sua storia il principale partito di centro destra sembra lacerato al suo interno da lotte intestine che non fanno che accentuare le difficoltà di natura programmatica e organizzativa di un partito che dall’elezione del Presidente della Repubblica non è più, di fatto, protagonista della vita politica italiana
Uno dei più grandi errori di forza Italia è stato, cosa mai accaduta dalla sua fondazione, sedersi sugli allori di un capolavoro tattico del suo leader, ovvero l’alleanza di fatto con il Governo Renzi. Perso quel treno senza ottenere il risultato sperato, ossia l’abolizione della Legge Severino, che avrebbe potuto rimettere in corsa un Berlusconi estromesso dalla politica di vertice. Da allora, complice anche lo strappo di Raffaele Fitto e dei suoi “Ricostruttori” e l’impero da crescita nei sondaggi della Lega Nord targata Matteo Salvini, Forza Italia si è trasformata in una delle tante minoranze che si fanno sentire solo con dichiaraIoni che, di fatto non impensieriscono il Governo a conduzione personale di Matteo Renzi. A questo punto proprio quel centodestra sempre unito alle regionali da un fedelissimo di Berlusconi si trova con un candidato scaricato, Francesco Schittulli, che con il sostegno del “partito ombra” di Raffaele Fitto sta radunando una Coalizione di Centro che, contando sul fatto che la Puglia è una Regione storicamente Democristiana, potrebbe anche raccogliere una percentuale di voti vicina al 10 per cento. Un’altra grana per i forzisti è la Lista “Noi con Salvini”, che stando alle ultime notizie potrebbe anche provare a correre in proprio dato che la conclamata alleanza Berlusconi-Salvini riguarda, per ora, solo la Liguria. La prima preoccupazione è, tuttavia, trovare un candidato adeguato, magari attraverso delle primarie last minute che potrebbero ridare credibilità ad un partito che ormai convince pochi elettori. Chi, invece, trae vantaggio da questa situazione è sicuramente il PD, che ha già da tempo scelto il proprio candidato, il super-renziano Michele Emiliano. Certo, anche nel PD si temono azioni di disturbo di Minoranza Dem e della mini-coalizione SEL-PSI, ma non le si può certo paragonare alle beghe di un centrodestra che è ancora senza candidato Governatore.
Insomma, speriamo che alla fine in Puglia, chiunque vinca, si possano dimenticare questi scontri fratricidi per fare qualcosa per una Regione che, tartassata dalla crisi, ha bisogno di tutt’altro. Luigi M. D’Auria