Grosseto – Vladimir Aceti ha compiuto un’impresa che entrerà a far parte degli annali dell’atletica europea. Al velocista dell’Atletica Vis Nova Giussano sono bastati 45 secondi e novantadue centesimi per ottenere l’oro, il suo personale, il record italiano di categoria e anche la miglior prestazione europea di categoria dell’intero 2017. Aceti (nato in Russia, ma adottato da una famiglia lombarda quando aveva cinque anni) pratica atletica da quando aveva tredici anni e prima di passare alla velocità si é dedicato al mezzofondo. La sua grande gara gli ha consentito di battere i due grandi favoriti della vigilia, il belga Sacoor (terzo in 46.23) e il polacco Zimy, cui non é bastato per vincere un primato personale portato a 46.03.
L’altra impresa di giornata per i colori azzurri arriva dai tremila metri femminili, dove la trentina Nadia Battocletti ha conquisto un bronzo incredibile, soprattutto per come si é svolta la gara. La svizzera Delia Sclabas, superfavorita della vigilia, ha condotto le danze fin dal primo metro di gara, portandosi dietro solo due avversarie: l’inglese Reekie e la turca Abkingol. Entrambe, però, hanno pagato lo sforzo, crollando nel finale. Sono state bravissime ad approfittarne sia la francese Senechal, scattata dal gruppo inseguitore all’ultimo chilometro, sia la Battocletti, che ha superato la Reekie con un finale portentoso. La trentina lascerà Grosseto anche con il nuovo primato personale, ritoccato di ben dieci secondi è passato da 10’34” a 10’24″01.
I colori azzurri, purtroppo, hanno visto anche qualche delusione. Nei tremila siepi femminili (gara condizionata dalla caduta dell’ungherese Toth, grande favorita, portata via in barella dai medici e aiutata anche dalla sua compagna di squadra Pavuk, che si é fermata a soccorrerla), Laura De Marco é stata fermata da un attacco di febbre e ha potuto guardare solo in televisione la vittoria della tedesca Oed. Nei 100 hs femminili, Elisa Di Lazzaro ha mancato un podio alla sua portata nella gara vinta dalla francese Ndama in 13.15. Spettacolo, invece, nel salto in alto maschile, dove ben tre atleti hanno varcato la soglia di 2.28: l’inglese Tom Gale, l’ucraino Dmytro Nikitin e il bielorusso Maksim Nedasekau. Mentre i primi due si sono fermati, ottenendo comunque il loro primato personale, Nedasekau ha continuato a regalare spettacolo al folto pubblico di Grosseto, fermandosi solo dopo aver saltato 2.33 (record dei Campionati e personale) e aver mancato di poco il primo tentativo a 2.35.
Giornata turbolenta, invece, per il norvegese Jacob Ingebrigtsen. La vittoria dei 1500, sua gara preferita, é saltata a causa di una caduta che lo ha costretto all’ottavo posto. La sua condotta di gara, molto attendista, che mira a far crollare a poco a poco gli avversari, é stata messa in dubbio dall’aggressività del britannico Heyward e dello spagnolo Ben (primo e terzo sul traguardo), che hanno costretto Ingebrigtsen a sgomitare per risalire il gruppo, correndo rischi eccessivi. Il norvegese ha poi “salvato” la,sua campagna grossetana con un’agile vittoria nei 5000 metri, in cui gli é bastato un ultimo giro corso in 55″ per regolare gli avversari. Domani Ingebrigtsen proverà a correre anche i 3000 siepi, una delle tante finali che chiuderà la splendida rassegna di Grosseto. Luigi M. D’Auria