Torino – Giovedì 6 dicembre 2018 si é svolto il nono Meet-Up della giovane storia di Volt Torino, la sezione locale del movimento europeista e paneuropeo fondato all’indomani della Brexit da Andrea Venzon. La serata è stata dedicata, in particolare, sulla Dichiarazione di Amsterdam, il documento firmato il 27 e 28 scorsi nella città dei Paesi Bassi da oltre quattrocento delegati provenienti da quasi tutti i Paesi dell’Ue.
Nel corso della serata, cui hanno partecipato membri dei diversi “Team” di Volt Italia (nato, come partito politico, lo scorso luglio,), ma anche semplici curiosi alla ricerca di orientamento che, a pochi mesi dalle elezioni europee del prossimo maggio, risulta in continua evoluzione, con un “partito degli indecisi” che viene considerata la prima forza politica in molti sondaggi.
Nel corso della serata i presenti hanno potuto confrontarsi con Fabio Daniele, responsabile per il Piemonte di Volt. L’azione di Volt, infatti, si vuole concentrare su tre diversi livelli: quello europeo, con un coordinamento per la gestione di problemi e soluzioni a livello comunitario, quello nazionale (ad oggi Volt é attivo come partito politico in undici Paesi) e quello locale. Volt, infatti, punta a lavorare sul rapporto con i cittadini, cercando di recuperare o di creare un rapporto fra i cittadini e l’Unione Europea, un rapporto che negli ultimi anni, di fatto, non si é mai creato, soprattutto nelle aree interne.
In un incontro che, di fatto, si é presto trasformato in un dibattito fra gli iscritti e i curiosi, si é parlato del futuro e degli obiettivi a medio e lungo periodo di Volt, un partito che sta nascendo e che, negli ultimi mesi, si sta radicando in diverse realtà, dalle grandi città ai piccoli comuni. In vista delle prossime elezioni europee, Volt dovrà cercare di raccogliere 150000 firme divise nelle diverse circoscrizioni elettorali del territorio nazionale (in altri Paesi, come la Germania, invece, sono molte meno le firme necessarie per essere presenti alle Europee). Il difficile compito di essere presenti alle Europee, tuttavia, non esclude la partecipazione alle Elezioni locali o regionali (in Belgio Volt ha già partecipato ad Elezioni locali in grandi città come Anversa), dove i singoli gruppi di Volt hanno il compito di “radicare”sul territorio un partito che ha bisogno di farsi conoscere per crescere.
La crescita di Volt, dunque, non si ferma. Più che dal punto di vista numerico, dunque, Volt punta a crescere dal punto di vista della propria presenza nel dibattito politico nazionale, facendosi conoscere sui diversi territori, cercando di proporre la presenza dei propri leader nazionali e cittadini nei diversi Meet-Up. La grande sfida delle prossime europee, dunque, non costituisce solamente un punto di arrivo per Volt, ma anche un punto di partenza in vista del futuro politico di un partito che vuole creare un progetto non effimero ma a lungo termine. Luigi M. D’Auria