Marco Cecchinato vince il Challenger di Torino
Grugliasco (Torino) – Un weekend perfetto per Marco Cecchinato. Il ventiduenne di Palermo si è aggiudicato la prima edizione del Challenger di Torino, organizzato dall’Ace Tennis Center di Torino sui campi dello Sporting Club Monviso, senza perdere un set. Dopo aver sofferto nei primi due match contro lo spagnolo Roca Batalla e il biellese Stefano Napolitano (sicuramente una delle sorprese positive del torneo), l’allievo di Cristian Brandì non ha più tremato contro Huta Galung, Hamou e, infine, con il finalista belga Kimmer Copppejans. Il giocatore di Ostenda, che si è costruito una fama da lottatore a suon di vittorie in rimonta, non è mai riuscito ad impensierire veramente un Cecchinato che in entrambi i set si è subito portato in vantaggio (3-0 nel primo e 4-0 nel secondo), per poi rimanere in entrambi i casi concentrato e chiudere i parziali senza troppi patemi, rispettivamente 6-2 e 6-3, punteggio che certamente macchia un torneo notevole del belga, ma che fa anche capire come Cecchinato abbia giocato questo torneo esprimendo una solidità mentale e un gioco assolutamente da top 100 mondiale. Obbiettivo, in fin dei conti, neanche tanto lontano, dato che dopo questo successo Cecchinato migliorerà il suo best ranking di numero 134 issandosi esattamente di 10 caselle più avanti alla posizione 124, subito prima di quel Kyle Edmund che ha impressionato il pubblico di Torino con il suo talento, ma è stato costretto a soccombere di fronte alla solidità di Coppejans. Anche l’ex numero uno del mondo juniores e vincitore del Roland Garros Juniores 2012 si avvicina sensibilmente alla top 100, dato che migliora il suo attuale best ranking di 123 del mondo entrando nei primi 115, a meno di 60 punti da quella posizione che è l’obbiettivo di tanti giocatori di livello Challenger. Mentre il mondo del tennis italiano sposta l’attenzione sul Challenger del Garden di Roma e sulle pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia, Torino si può dire soddisfatta di aver ritrovato un evento di grande tennis che, Coppa Davis 2013 a parte, mancava da anni nel capoluogo sabaudo. A questo punto non ci resta che sperare che l’ACE Tennis Centre dei fratelli Ponzano decide di trasformare questo evento legato a Torino “Capitale Europea dello Sport 2015” in una tradizione, visti anche gli impegni profusi per realizzare al Monviso uno stadio di tennis da 1000 posti che, escluso il Foro Italico e gli stadi provvisori realizzati per Coppa Davis e Fed Cup, è secondo solo allo stadio “Beppe Croce” di Genova. Luigi M. D’Auria