Torino – Una tesi di laurea su Gaetano Salvemini e sul suo periodico “L’Unità”, pubblicato a Firenze dal 1911 al 1920, dove lo storico e politico pugliese condusse le sue battaglie a favore dell’intervento italiano nella Prima Guerra Mondiale, per la riforma scolastica e per il progresso della piccola borghesia e dei contadini del Meridione d’Italia. Il lavoro, intitolato “L’Unità” di Gaetano Salvemini e la Prima Guerra Mondiale, é stato realizzato dal nostro caporedattore, Luigi Maria D’Auria, che é si é laureato in Storia presso l’Università degli Studi di Torino lo scorso 8 novembre.
Gaetano Salvemini é stato uno degli intellettuali più influenti del primo Novecento italiano. Nato a Molfetta nel 1873, morì a Sorrento nel 1957. Dopo una lunga militanza nel Partito Socialista Italiano, Salvemini divenne uno dei padri della tradizione politica liberal-democratica italiana. La collaborazione con Prezzolini e Papini a “La Voce”, le polemiche con Giolitti e Turati rendono la figura di Salvemini centrale per raccontare un momento storico di grandi cambiamenti politici per il nostro Paese.
Aspetto centrale della tesi é, tuttavia, l’impegno interventista di Gaetano Salvemini, che dalle colonne del suo periodico sosteneva la necessità di una “guerra per la Pace” in grado di dirimere tutte le questioni geopolitiche e militari europee, creando un nuovo equilibrio fra gli Stati europei basato sul diritto e sulla collaborazione reciproca. Questa posizione, però, generò una serie di contrasti anche all’interno della stessa redazione dell’Unità, che si trovò spaccata di fronte alla possibilità di un’alleanza col mondo politico nazionalista e futurista.
La figura di Salvemini, per la vastità della sua azione civile e culturale e per il suo rapporto come molte delle figure chiave del Novecento Italiano (Giolitti, Benedetto Croce, Turati, lo stesso Benito Mussolini, prima alleato e poi grande nemico del Salvemini maturo) meriterebbe, dunque, ulteriori approfondimenti e studi, in grado di abbracciare tutte le fasi della sua vita. Donato D’Auria