Torino – I giocatori che escono dal tunnel, la musica a tutto volume, i giornalisti che segnano gli ultimi appunti prima dell’inizio degli incontri, i tifosi che cantano i “cori prestabiliti”. Fino a due anni fa sarebbe stata un’immagine normale di uno stadio italiano, ora sembra quasi una rivoluzione. Dopo una stagione e mezza totalemente a secco, il campionato italiano di calcio riprende con gli stadi almeno parzialmente aperti e Green Pass per i tifosi. Dopo l’intermezzo dei vittoriosi Europei di quest’estate, sembra tutto pronto per una ripartenza a 360 gradi del calcio italiano.
In realtà, il terrmoto Covid non ha ancora finito le scosse d’assestamento nei confronti del nostro calcio. Società sempre più indebitate e costrette a cedere (si vedano i casi Lukaku e Hakimi) o non in grado di rinnovare calciatori che chiedono ancora tantissimo (vedi Donnarumma), entrate dagli stadi incerte e situazione diritti tv non semplice (nonostante l’enormità della torta da dividere fra i club) rendono i club meno sicuri dei propri mezzi e costretti a lavorare di fantasia per continuare a sognare.
In zona Scudetto/Champions, solo due squadre hanno comfermato il tecnico dell’anno passato, il Milan di Pioli e l’Atalanta del “profeta” Gasperini. Se la Juve é tornata al passato con Massimiliano Allegri e l’Inter ha cercato una continuità tattica con Simone Inzaghi, non mancano le scommesse: il Napoli punta su Spalletti, Lotito si é fatto sedurre dal bel gioco di Sarri, mentre la Roma ha deciso di affidarsi alla pazzia di un José Mourinho che vuole dimostrare di essere ancora “Special”. Saranno queste sette a giocarsi i posti per l’Europa che conta, con la Juve favorita anche per lo scudetto e l’Atalanta che, a nostro avviso, puó veramente puntare a qualcosa di grosso. Più lontane le altre, con le milanesi che possono contare su rose più complete in ottica Champions.
La difficoltà di fare mercato ha, dunque, cristallizzato la situazione in favore di queste nuove “sette sorelle” del calcio nostrano. Le possibili sorprese, invece, potrebbero arrivare da squadre che hanno un’identità tattica ben definite, come il Sassuolo (seppur orfano di De Zerbi) e il Cagliari, con un’occhio di riguardo per la giovane Fiorentina di Commisso. In zona salvezza, ritorno difficile per Salernitana, Venezia ed Empoli, tutte e tre chiamate ad un campionato perfetto per salvarsi, ma anche attenzione a squadre come Spezia, Genoa e Verona, che potrebbero trovarsi immischiate nella lotta per non retrocedere. Luigi M. D’Auria