Milano – Jannik Sinner ha deciso di chiudere nel modo migliore la stagione del suo ingresso nel mondo del grande tennis. L’altoatesino residente a Bordighera ha vinto la terza edizione delle Next Gen Atp Finals di Milano, battendo in finale l’australiano Alex De Minaur, di solo un anno più grande di Sinner ma già numero diciotto del mondo. Questa vittoria non porterà altri punti Atp all’azzurro, ma resta comunque prestigiosa dal punto di vista tennistico e mentale: Sinner ha dimostrato di essere pronto per fare il grande salto (solo una manciata di settimane prima aveva sconfitto Gael Monfils ad Anversa) nel circuito maggiore, dopo una stagione iniziata fuori dai primi cinquecento giocatori del ranking e finita appena dentro la top 100, in attesa dei risultati del torneo Challenger di Ortisei, dove sarà il grande favorito per la vittoria finale.
Dopo due edizioni giocate a Rho Fiera, le Next Gen Finals si sono trasferite nel PalaLido di Milano, finalmente riportato all’antico splendore e rinominato Allianz Cloud. Una location più gestibile di quella di Rho e anche più adattabile alle esigenze di un torneo di tennis. Nonostante qualche rinuncia di troppo, il campo di partecipazione é stato di primo piano, con sette tennisti nei primi cento del mondo e la Wild card Sinner. Nel corso dei gironi non sono mancate le sorprese, con lo stesso Sinner che, dopo due vittorie convincenti contro Mikael Ymer e Frances Tiafoe, si é fatto sorprendere dal francese Humbert, con una sconfitta che per fortuna non ha messo in pericolo il suo primato nel girone.
Decisamente convincente il cammino di De Minaur, pupillo della leggenda australiana LLeyton Hewitt, suo Coach e mentore. Il nativo di Sydney non é dotato di accelerazioni fulminanti come quelle di Sinner, ma é in grado di compensare con un’abilità eccezionale nel gioco di rimessa e un atteggiamento in campo a metà fra quello del gladiatore e dello showman, che lo ha reso già un idolo in patria. L’australiano ha vinto tutti i suoi incontri nei gironi e poi ha battuto in semifinale l’americano Tiafoe, che non é riuscito a “sfondare” con i suoi potenti colpi da fondo campo. Sinner, invece, ha trovato la forza per prendere in mano le redini dell’incontro e, sfoderando un repertorio di colpi precisi e potentissimi, non ha lasciato scampo all’australiano, sconfiggendolo in tre rapidi set, nei quali ha eliminato ogni rischio con un servizio nettamente migliorato.
La terza edizione delle Next Gen Atp Finals si chiude, dunque, con un doppio successo per il tennis azzurro: da un lato quello sportivo, dall’altro quello di pubblico, anche grazie ad un nuovo impianto di gioco più centrale e più adeguato a questo tipo di evento, che resterà a Milano per almeno altri due anni. Il suo futuro sul lungo periodo, invece, dipenderà molto dalle politiche della federazione, che sta cominciando a lavorare anche per l’organizzazione delle Atp Finals maggiori, che si svolgeranno a Torino dal 2021 al 2025. Luigi M. D’Auria