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Mensile Indipendente fondato e diretto da Donato D'Auria. Registrato presso il tribunale di Torino il 30 dicembre 2014 al n° 38

Un prestigioso riconoscimento per i Comuni della Via Lattea

12 agosto 2015

Un prestigioso riconoscimento per i Comuni della Via Lattea

Sestriere – Arriva un prestigioso riconoscimento per le Vallate Olimpiche di Torino 2006. Infatti, i Comuni di Sestriere, Sauze d’Oulx, Sauze di Cesana, Claviére e Cesana Torinese sono candidati al prestigioso di titolo di “European Community of Sport 2016”, riconoscimento che premia il circondario di comuni più sportivi dell’Unione Europea. I candidati non sono pochi, tuttavia il riconoscimento é tutt’altro che raggiungibile, visto che recentemente due grandi progetti che hanno come comune denominatore il grande ciclismo. Il primo é il progetto “dalle Alpi al mare”, che coinvolge tutti i comuni di Alpi Cozie e Marittime che sono stati testimoni di grandi corse ciclistiche, Giro e Tour in primis, intenzionati ad aprire percorsi ad hoc per coloro che, pur non essendo professionisti, decidono di allenarsi per scalare nel loro piccolo le grandi montagne durante estate e pause dai momenti di lavoro. Il secondo é un progetto decisamente più settoriale, ma proprio per questo più di qualità. I due  migliori ciclisti specializzati nelle corse a tappe dell’ultimo decennio in Italia, Fabio Aru e Vincenzo Nibali, avranno la loro base di allenamenti in vista della prestigiosa Vuelta di Spagna proprio a Setriere. Tra l’altro, da più di un anno il sardo Aru ha scelto di allenarsi spesso al Sestriere, spesso accompagnato dai suoi storici gregari Paolo Tiralongo e Alessandro Vanotti. I comuni delle valli olimpiche confermano, quindi, la loro spiccata vocazione sportiva, anche se quest’ultima sembra manifestarsi solo a fasi alterne. Infatti, sono stati tutti contenti di ospitare i Mondiali di Setriere 1997, fortemente voluti dall’Avvocato Gianni Agnelli per lanciare la candidatura olimpica di Torino, tuttavia nessuno ha notato lo stesso entusiasmo quando la nebbia bloccò, qualche anno fa, un super-G di coppa del mondo femminile. Una località con una vera vocazione sportiva avrebbe lottato per spostare la data della gara, invece non si fece nulla per salvare l’evento e i (pochi) spettatori appassionati rimasero con un pugno di mosche. L’evento più brutto, peró, é stato proprio quello che non si é svolto. In vista dei giochi Olimpici invernali del 2018 (poi assegnati alla coreana Pyongyang), il Comitato Olimpico Francese decise di fare una selezione interna per scegliere una candidata. Si presentarono Annnecy, poi scelta, Grenoble, Nizza, Lione e una piccola località sciistica vicino a Briancon: Pelvoux. I lungimiranti organizzatori di Pelvoux volevano restaurare molti grandi impianti per spendere meno e volevano includere tra le sedi le italiane Pariol (per lo slittino) e Pragelato (per la combinata nordica). Vorrei fare solo una domanda agli amministratori locali delle Valli Olimpiche e a i dirigenti “pavoni” del CONI che pensano solo a farsi vedere per ottenere una promozione: dov’era allora la cultura sportiva? Insomma, cari sindaci di Setriere and Company: la cultura sportiva non si ottiene con finanziamenti che arrivano da tutte le parti e tantomeno con i riconoscimenti. La cultura sportiva si forma con passione, competenza, voglia di organizzare e spirito di amicizia nei confronti di coloro che ti chiedono una mano. Esattamente ciò che é mancato quando Pelvoux ha presentato la sua candidatura olimpica. Luigi M. D’Auria