Biella – Parla serbo la ventesima edizione del torneo Internazionale di tennis che si disputa sui campi de “I Faggi” di Biella. Il Thindown Challenger, infatti, é stato vinto dal venticinquenne Filip Krajinovic, numero 140 del mondo con un passato da 86, nonché da allievo dell’ex professionista Diego Nargiso.
Krajinovic, nel corso del torneo, ha recitato il ruolo di vero e proprio “ammazza italiani”. Al secondo turno, infatti, ha sconfitto il piemontese Matteo Donati, mentre ai quarti di finali ha eliminato la prima testa di serie del torneo, Marco Cecchinato. Dopo aver sconfitto il brasiliano Souza in semifinale, Krajinovic non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi di Salvatore Caruso (il match, dominato dal serbo, si é concluso con il punteggio di 6-2 6-3), costretto a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria nel circuito Challenger. Il tennista di Avola, in ogni caso, si consola con il nuovo best ranking che lo proietta vicinissimo ai primi 150 tennisti al mondo, per la precisione alla posizione numero 154.
Nel corso del suo torneo, Caruso é riuscito a ottenere alcune vittorie di assoluto prestigioso (come quella ottenuta in semifinale contro Andrea Arnaboldi, tornato ad alti livelli dopo un periodo non positivo), dimostrando di essere diventato un tennista più solido in tutti i fondamentali, in grado di fare partita pari contro quasi tutti i tennisti in circolazione, come testimoniato dal successo al secondo turno contro Guillermo Garcia Lopez, numero 23 del mondo nel 2011 e capace di battere Rafael Nadal in passato. Tra i tennisti azzurri, ha confermato i suoi progressi anche Stefano Travaglia, capace di giungere ai quarti di finale prima di arrendersi ad Arnaboldi, bravo a sfruttare il suo gioco vario e mai banale.
I giovani tennisti azzurri, invece, hanno ottenuto i risultati migliori nel torneo di doppio, dove ben due coppie si sono spinte fino alla semifinale: si tratta di quella composta da Matteo Donati e Stefano Napolitano (capaci di passare un turno agli Internazionali d’Italia di due anni fa e tornati a giocare insieme dopo diverso tempo) e di quella formata da Julian Ocleppo e Andrea Vavassori. Entrambe le formazioni, in ogni caso, sono state sconfitte in semifinale e dunque la finale ha visto ai nastri di partenza due coppie straniere. Alla fine, la coppia formata dall’ungherese Attila Balzazs e dal brasiliano De Paula ha sconfitto le prime teste di serie del torneo, lo svedese Brunstrom e il croato Marcan.
Il bilancio del Thindown Challenger, in ogni caso, non può che essere positivo: la qualità del campo di partecipazione é aumentata, e l’impegno degli sponsor, a partire da Thindown, non é affatto mancato. La nostra sensazione é che questo torneo, migliorando qualche piccolo dettaglio, potrebbe diventare uno dice candidati al titolo di “Miglior Challenger ATP” già vinto per più di un anno dal torneo di Genova. Appuntamento al prossimo anno, dunque, per uno dei più importanti tornei del panorama Challenger italiano. Luigi M. D’Auria