Torino – É morto all’improvviso, a 79 anni, uno dei maestri del giornalismo economico italiano, Giuseppe Turani. Nato a Voghera nel 1941, Turani, dopo la laurea alla Bocconi, é riuscito a coniugare le sue due maggiori passioni: la finanza e il giornalismo. A partire dagli anni Settanta, con l’approfo a “L’Espresso” e a “Repubblica”, é riuscito a portare anche in Italia una forma di “giornalismo economico” mutuata dagli Stati Uniti (dove il genere é nato), ma di tradizione fortemente italiana.
Vera e propria “creatura” di Giuseppe Turani é stato “Affari&Finanza”, inserto economico di Repubblica, diretto in diverse occasioni e portatore del concetto di giornalismo di Turani: attento alle storie della finanza, ma senza dimenticare i suoi intrecci con il mondo politico, il tutto supportato da una grande attenzione ai “grandi” e “piccoli” personaggi, spesso grandi protagonisti dei suoi libri. Il primo, “Razza Padrona” scritto con Eugenio Scalfari, raccontò il mondo dell’industria italiana degli anni Ottanta, prevedendo anche alcuni sviluppi futuri del mondo politico economico. Molto interessanti, inoltre, gli affreschi dedicati alla “dinastia Agnelli”, veri e propri saggi dell’approccio giornalistico di Turani.
Negli ultimi anni, inoltre, Turani era diventato anche editore del periodico online “Uomini&Business”, dove conservava la sua penna tagliente e i suoi giudizi acuti sul mondo politico-economico nostrano. Questo periodico libero, intelligente e acuto rappresenta, forse, il testamento giornalistico di Giuseppe Turani. Donato D’Auria